Sapevi che non tutto lo stress è negativo?
Esiste uno stress positivo noto come Eustress, che si attiva quando dobbiamo affrontare una sfida attivando le nostre risorse interiori e capacità, che impieghiamo per migliorare la nostra immagine, per aumentare l’autostima o per provare un senso di realizzazione personale.
Le sfide sono una parte inevitabile della vita, sia al lavoro che nella quotidianità, ad esempio quando dobbiamo imparare qualcosa di tecnologico per rimanere al passo con i tempi moderni. È l’ambiente stesso che ci richiede questo tipo di energia che serve per adattarci ed evolverci, nonché aumentare il nostro stato di benessere.
Ma cosa succede quando le pressioni ambientali sono continue e vanno aldilà della nostra capacità di adattamento?
Quando le pressioni esterne diventano persistenti nel tempo, si scatena una risposta fisiologica continua. Questa causa uno stato di stress cronico, con conseguenze negative sia a livello fisico che mentale. Questa continua attivazione dell’asse cortico-surrene provoca uno squilibrio cronico. Può manifestarsi con sintomi quali: pressione arteriosa elevata, aritmie cardiache, aumento del cortisolo, problemi digestivi, aumento della glicemia, stanchezza cronica, ansia, depressione e insonnia. La vita moderna richiede una notevole capacità di adattamento, e le pressioni ambientali, legate da impegni lavorativi, extra lavorativi, non solo nostri ma anche dei nostri familiari, possono esaurire le nostre risorse psicofisiche e portare a uno stato di esaurimento.
Spesso, per stare al passo con il ritmo frenetico che la vita richiede, anziché prestare attenzione alle preziose indicazioni del nostro corpo, cerchiamo di compensare tali pressioni con azioni che possono aggravare lo stress. Per esempio aumentiamo il consumo di caffeina, mangiamo di più senza rendercene conto, fumiamo compulsivamente o assumiamo alcolici.
Ma è davvero possibile gestire lo stress?
Ebbene sì! La vita è costellata di sfide, ma la generazione di stress spesso è il risultato di pensieri ossessivi e di un logorio mentale che scatena una risposta fisiologica automatica di fronte a situazioni stressanti.
La chiave per gestire lo stress è coltivare la presenza mentale. Maggiore è lo stress, maggiore è la distrazione, e quindi minore è la capacità di connettersi con il momento presente.
Ecco una breve guida per imparare a coltivare la presenza mentale e a gestire lo stress con successo
Essere presenti: Presta attenzione a quello che stai facendo qui e ora. Prova ad ascoltare le sensazioni del tuo corpo e osserva i tuoi pensieri ed emozioni.Molto spesso perdiamo il contatto con le sensazioni corporee, per esempio quando siamo seduti al computer o a guardare la televisione sul divano.Durante questo tipo di attività impariamo a prendere consapevolezza se la posizione che abbiamo assunto è comoda. Il più delle volte ci renderemo conto che siamo tesi, e che ci siamo abituati a non “ascoltare” le tensioni croniche e i segnali che il nostro corpo ci invia.
Riduci le distrazioni: Il telefono è diventato un dispositivo che riempie gli spazi vuoti della nostra mente iperattiva. Questo strumento è una fonte continua di distrazione, il che ci rende meno presenti nel momento. Un esercizio efficace per coltivare la presenza mentale è rendersi conto di quanto spesso prendiamo il telefono automaticamente, soprattutto quando percepiamo il vuoto. Anziché cedere alla tentazione di guardare il telefono, possiamo dedicare quei preziosi minuti a concentrarci sul nostro respiro. In questo modo, ci renderemo conto che il più delle volte abbiamo una respirazione superficiale. Mettere attenzione al respiro crea distensione nella zona addominale, migliora la digestione e porta serenità.
Attività fisica: l’esercizio fisico rappresenta uno dei metodi più efficaci per gestire lo stress. L’aumento delle endorfine dovuto al movimento contribuisce a generare uno stato di benessere naturale, alleviando la tensione mentale accumulata. Lo sport ci permette di disconnetterci dai nostri pensieri e di ristabilire un contatto profondo con il nostro corpo. Coltiviamo la presenza mentale quando partecipiamo a lezioni di fitness, ascoltiamo il nostro respiro durante nuotate o corse, o quando balliamo al ritmo della musica.
Ascolta le emozioni: Di fronte a situazioni stressanti o persone che possono suscitare emozioni negative, è fondamentale prendersi una pausa per ascoltare le sensazioni che sorgono. Renditi consapevole delle tue abitudini di compensazione, come il cibo o il fumo. Un’ottima pratica consiste nel registrare le emozioni su carta.
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